Rapporto di filiazione

Formazione in Italia di atto di nascita e/o riconoscimento di filiazione da genitori dello stesso sesso: l’attuale quadro normativo e giurisprudenziale

20 SETTEMBRE 2023 di dott. Renzo Calvigioni, Ufficiale di Stato Civile Comune di Macerata Da qualche tempo, attraverso organi di stampa e dibattiti televisivi, ha avuto grande risalto e diffusione la tematica della filiazione da genitori dello stesso sesso, sia nell’ipotesi di trascrizione di atti di nascita formati all’estero, quanto nella formazione di atti di nascita e/o riconoscimento di filiazione in Italia, con riguardo ai due padri o alle due madri, con il richiamo alla contrarietà all’ordine pubblico nel caso di maternità surrogata, ma anche con riferimento alle norme del nostro ordinamento ed ai limiti che ne derivano, con una particolare attenzione al superiore interesse del minore, a tutela del soggetto debole di tutte le vicende che sono state discusse.

Il legame di parentela nell’adozione in casi particolari

11 MARZO 2022 di avv. Rebecca Gelli Con decreto del 20 gennaio 2022, il Tribunale per i Minorenni di Sassari, visto l’art. 44, comma 2, lettera d, della legge 4 maggio 1983, n. 184, ha dichiarato di far luogo all’adozione di una minore, nata all’estero, all’esito di un procedimento di gestazione per conto di terzi, da parte del compagno di vita del padre, con estensione dei legami di parentela dell’adottante in capo all’adottata.

L’azione di impugnazione del riconoscimento del figlio: il termine annuale decorre dalla scoperta della non paternità

29 LUGLIO 2021 Con la sentenza n. 133 del 2021, la Corte Costituzionale ha dichiarato costituzionalmente illegittimo, per contrasto con l’art. 3 della Costituzione, l’art. 263, terzo comma, cod. civ. nella parte in cui non prevede che, per l’autore del riconoscimento, il termine annuale per proporre l’azione di impugnazione decorra dal giorno in cui ha avuto conoscenza della non paternità, e non solo dalla scoperta dell’impotenza, poiché è irragionevole in sé e comunque discriminatorio rispetto all’azione di disconoscimento di paternità dei figli nati dal matrimonio ex art.

Legge applicabile e termine per l’esercizio dell’azione di disconoscimento di paternità

09 NOVEMBRE 2020 Con l’ordinanza n. 19324/2020, la Cassazione civile ha chiarito che il giudice, prima di applicare la legge straniera, deve verificare la sua conformità “all’ordine pubblico internazionale”, da intendersi come complesso dei principi comuni ai diversi ordinamenti in un determinato momento storico a tutela dei diritti fondamentali dell’uomo e, in caso di contrasto, in mancanza di altri criteri di collegamento, deve applicare la legge italiana.

Il danno del marito al quale la moglie ha taciuto che quello che ha creduto suo era, in realtà, un “figlio della colpa”

02 SETTEMBRE 2020 Il Tribunale di Reggio Emilia, con la sentenza n. 558/2020, ha rigettato la domanda di risarcimento proposta dall’ex marito di una donna per il “danno non patrimoniale e di natura endofamiliare” che sosteneva di aver subito per aver scoperto solo dopo la cessazione del matrimonio che il figlio che riteneva esser nato da quest’ultimo era stato, invece, generato da un altro uomo, con il quale la moglie aveva intrattenuto una relazione adulterina.

Il Tribunale dei Minorenni di Caltanissetta utilizza l’art. 25 del RD 1404/34 per disporre il monitoraggio di un giovane utilizzatore di wa anche al fine di verificare le capacità educative e di vigilanza della madre

30 GENNAIO 2020 IL CASO. Il Tribunale dei Minorenni di Caltanissetta, a seguito di ricorso del P.M.M., ai sensi dell’art. 25 R.D.L. n.14040/34, apriva una procedura nei confronti di un minore che, in concorso con altri minori, utilizzando la chat istantanea whatsapp, aveva minacciato reiteratamente una sua coetanea con messaggi continui, tanto da generarle uno stato di ansia e di preoccupazione e da indurla di conseguenza a modificare le proprie abitudini di vita, per il fondato timore per l’incolumità propria e dei familiari.

L’ascolto del minore ultradodicenne o infradodicenne capace di discernimento integra un obbligo tendenzialmente inderogabile del giudice (ancor più pregnante in caso di azioni di status)

30 GENNAIO 2020 IL CASO. La Corte d’appello di Torino, adita da un padre che chiedeva la riforma della sentenza di primo che aveva accolto la domanda di disconoscimento di paternità promossa dal curatore speciale del figlio minore, confermava la pronuncia del giudice di prime cure, fondata sulle risultanze di una CTU genetica.

Dichiarazione di adottabilità: il giudice deve verificare l’effettiva ed attuale possibilità di recupero delle capacità e competenze genitoriali in base ad un giudizio prognostico

15 NOVEMBRE 2019 IL CASO. Con sentenza del 6.6.2014, la Corte d’appello di Brescia confermava la sentenza del Tribunale per i minorenni con la quale era stato dichiarato lo stato di adottabilità di un minore, stante l’accertata e comprovata incapacità genitoriale di entrambi i genitori, a causa, tra l’altro, dell’abuso di sostanze stupefacenti e alcool.

La tutela dei “bambini in carcere”: rinnovato il Protocollo tra DAP e Telefono Azzurro e il Protocollo sottoscritto dall’I.C.A.M. della Casa di Reclusione Femminile di Venezia

31 OTTOBRE 2019 In Italia sono circa 70.000 i bambini e gli adolescenti che ogni anno entrano in carcere per incontrare un loro genitore. Secondo i dati della sezione Statistica del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria alla data del 30 settembre 2019, nelle carceri e negli Istituti a Custodia attenuata per detenute madri (ICAM) sono altresì presenti 42 madri con 46 figli al seguito, di età compresa tra i 0 ed i 6 anni.

Risarcito per il danno all’onore e per quello alla salute il marito che scopre non essere suoi i due figli

05 SETTEMBRE 2019 Il Tribunale di Bari, con una sentenza pubblicata il 18.3.2019, ha deciso sulla domanda di risarcimento proposta da un marito (consensualmente) separato e dai suoi genitori contro la moglie che, durante un litigio, gli aveva confessato di aver concepito con un altro uomo i due figli, la cui paternità successivamente era stata disconosciuta con sentenza.

"Genitore sociale" e obbligo di mantenimento

30 LUGLIO 2019 Nell’ambito di un procedimento di separazione personale, il Tribunale di Como affida una minore - figlia biologica della moglie e “figlia sociale” del marito - al Servizio Tutela Minori del Comune; la bambina viene collocata in maniera prevalente presso il “padre sociale”, obbligato anche a provvedere al suo mantenimento ordinario.

Non basta il legame affettivo col padre per escludere l’adottabilità, ma occorre accertare la sua capacità di accudimento

25 LUGLIO 2019 IL CASO. Il Tribunale dei Minorenni di Torino aveva dichiarato lo stato di adottabilità di un minore, il cui padre aveva commesso una serie di reati. La Corte d’appello di Torino, su ricorso del padre, riformava la sentenza del TM, revocando la dichiarazione di adottabilità del figlio minore e disponendo la permanenza del minore presso la famiglia affidataria per un tempo sufficiente a consentire il graduale ricostituirsi del rapporto padre/figlio, dando incarico ai Servizi sociali territoriali di garantire la ripresa dei rapporti anche con altre figure parentali.

CTU “trasformativa”, “pedagogista di prossimità” e coordinazione genitoriale in un’ordinanza del Tribunale di Roma

13 GIUGNO 2019 L’alta conflittualità nella crisi della coppia genitoriale è una delle prime cause di abuso sull’infanzia nel nostro paese. Gli effetti che ricadono sui minori sono ben più gravi di quanto il semplice buon senso possa far immaginare; la ricerca scientifica ha messo in evidenza, di recente, la correlazione tra le cosiddette childood adversity e squilibri organici, come il cronico innalzamento dei livelli di cortisolo, e persino modificazioni cromosomiche.

Nei procedimenti de potestate la difesa tecnica delle parti è solo eventuale e la tutela del superiore interesse del minore è garantita dalla partecipazione del PM

16 MAGGIO 2019 IL CASO. La Corte d’appello di Bologna rigettava il reclamo proposto dai genitori di due minori avverso il provvedimento di decadenza dalla responsabilità genitoriale pronunciato dal Tribunale per i minorenni di Bologna, ritenendo che non sussistesse alcun nuovo elemento idoneo a giustificare una modifica del provvedimento ablativo.

La Cassazione ribadisce l’imprescindibilità dell’ascolto del minore nei procedimenti che lo riguardano e la conseguente obbligatorietà, per il Giudice, di motivare le ragioni del mancato ascolto

02 MAGGIO 2019 IL CASO. Il Tribunale di Vicenza, adito da una madre con ricorso ex art. 337 bis c.c, in parziale accoglimento disponeva l’affidamento condiviso dei due figli minori, con collocamento prevalente presso la madre e regolamentazione del diritto di visita in favore del padre, nonché a carico di quest’ultimo un contributo al mantenimento di 150 euro per ciascun figlio; veniva altresì accolta l’istanza di iscrizione del figlio più piccolo alla scuola media del comune dell’attuale residenza avanzata dalla madre.

Nell'affidamento condiviso il diritto del genitore non collocatario può essere limitato ad un incontro settimanale

21 NOVEMBRE 2018 Con ordinanza n. 22219 del 12.09.2018, la Cassazione ha ribadito che la regola dell’affidamento condiviso dei figli ad entrambi i genitori, sancita dall’art. 337 bis c.c., non esclude la possibilità che il minore sia collocato in modo prevalente presso uno di loro, prevedendo uno specifico regime di visita in favore dell’altro (conforme Cass.

L’azione di regresso del genitore che ha adempiuto ai propri obblighi contro quello inadempiente

27 SETTEMBRE 2018 L’ordinanza n. 21364/2018 della Cassazione civile ha riaffermato il principio, espressione di un consolidato orientamento, per il quale il diritto di regresso del genitore adempiente, nei confronti dell’altro genitore, per il rimborso della quota parte delle spese sostenute per il mantenimento del figlio, dalla sua nascita, sorge solo con l’accertamento dello status in capo all’altro genitore naturale.

I provvedimenti stranieri di affidamento in kafalah sono riconoscibili in base alle norme sulla protezione dei minori

03 AGOSTO 2018 Il caso in commento, deciso con decreto del Tribunale di Mantova, ufficio del giudice tutelare, del 10 maggio 2018,  prende le mosse dalla richiesta formulata dai Servizi Sociali al Tribunale di Mantova, in funzione di Giudice tutelare, di pronunciarsi sull’affidamento e sulla tutela di una minore algerina che alla nascita era stata abbandonata dalla madre appena quindicenne ed era stata affidata in kafalah ad una donna cittadina italiana (e verosimilmente anche algerina, ma il decreto non lo precisa) e coniugata con un cittadino italiano.

Il trasferimento di residenza del genitore affidatario del figlio senza il consenso dell’altro: è giusto sanzionare?

20 LUGLIO 2018 La Cassazione, con ordinanza n.15949/2018, ha respinto il ricorso presentato dal padre di un minore contro la sentenza della Corte d’Appello di Roma, secondo la quale il trasferimento della residenza della madre, assieme al figlio, senza il consenso del padre, non rappresenta un fatto tale da giustificare la decadenza della responsabilità genitoriale.
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