Perché un progetto scuola?

Per lo più si pensa all’avvocato come ad un professionista del contenzioso giudiziario.
Ed a lui si rivolgono anche quei genitori che devono gestire una controversia riguardante i propri figli.
Uno dei “luoghi” di queste dispute è la scuola.
Attorno ad essa si sviluppano, oltre al conflitto tra generazioni tipico dell’adolescenza ed alle dinamiche proprie del mondo giovanile, molte problematiche relazionali della coppia genitoriale e perfino gravi episodi di contrapposizione tra genitori ed insegnanti.
Il fallimento delle strategie adottate per gestire queste relazioni o, peggio, la scelta di non gestirle affatto può compromettere il ruolo educativo e formativo della scuola.
Ma l’elaborazione di strategie efficaci esige un adeguato supporto tecnico, anche sotto il profilo legale.
Ed è in questa prospettiva che l’avvocato può esprimere il proprio ruolo sociale, al di fuori delle aule di giustizia, facendosi prossimo ai bisogni della propria comunità.
Per questo APF, associazione di giuristi, vuole proporsi come interlocutore delle istituzioni scolastiche, mettendo a loro disposizione le competenze tecniche necessarie per ideare e realizzare percorsi formativi efficaci sui temi per i quali i compiti educativi della scuola si confrontano con le opportunità e con i limiti previsti dalla legge e sulle questioni in cui si intrecciano le competenze della scuola, del sistema di welfare e dell’ordinamento giudiziario .
Il “progetto scuola” di APF nasce per favorire l’incontro fra realtà scolastica e mondo del diritto.
In modo che quest’ultimo non rimanga un territorio sconosciuto e pieno di pericolose incognite.
Per questo il “progetto scuola” di APF si coniuga in un catalogo di iniziative concrete da attuare nei singoli istituti e rivolte a tutti i protagonisti del mondo scolastico  (dirigenti, insegnanti, studenti, genitori), nel quale ciascuno possa scegliere, e poi modellare assieme a noi, quella più adatta alle proprie esigenze ed alla propria sensibilità.

Quest’idea nasce perché APF è un’associazione di avvocati che
•    non ritengono che il loro ruolo consista solo nell’occuparsi del conflitto giudiziario,
•   pensano che, operando nel settore del diritto di famiglia e delle persone, la loro funzione sociale debba impegnarli
-    a rendere “effettivi” i diritti molto proclamati, ma spesso calpestati, dei minori e dei soggetti fragili
-    a preservare le relazioni parentali anche nelle situazioni di disgregazione familiare
-   a cercare per ogni situazione di difficoltà i rimedi più efficaci, attivando tutte le risorse disponibili nel nostro sistema di welfare, nell’ordinamento giudiziario e nel mondo scolastico  
-    a interrogarsi continuamente sulle soluzioni giuridiche proponibili, tenendo conto che il diritto non può ignorare né le questioni etiche, né le mutevoli sensibilità delle persone che si rivolgono all’avvocato.

Il “progetto scuola” risponde appieno all’esigenza di esercitare la professione, assumendo il proprio ruolo sociale  
•   perché la scuola è il luogo in cui il mondo si incontra
A scuola si incontrano e sono costretti a relazionarsi ragazzi provenienti da tanti luoghi, persone che esprimono culture diverse, vivono in condizioni sociali ed economiche  differenti.
Si incontrano ragazzi che fanno i conti con disabilità e disagi di varia natura e altri che sembrano poter padroneggiare già la loro sorte e magari spadroneggiare su quella di altri.
Si incontrano almeno tre generazioni (nonni, genitori e figli) e adulti con ruoli diversi (genitori, insegnanti e altri operatori occasionali e stabili).
La scuola è quindi il luogo ideale per l’avvocato può ascoltare, affinare la propria sensibilità sociale, porsi gli interrogativi etici che consentono di distinguere ciò che è tecnicamente possibile da ciò che è giuridicamente consentito.
•    perché la scuola è il luogo in cui il mondo si costruisce
Lì c’è il fermento che le giovani generazioni portano con sé ed è lì, nel luogo della formazione e dell’educazione, che può essere insegnata e sperimentata la relazione rispettosa degli altri e il gusto del vivere civile.  
Lì può incominciare la “prevenzione” che contribuirà al “benessere psicofisico” del singolo e della società futura.
•    perché la scuola è un mondo di risorse
Molti insegnanti e dirigenti, che si dedicano ai ragazzi con grande passione, hanno a disposizione strumenti importanti per individuare fragilità e contribuire a risolverle.
Sono strumenti che anche l’avvocato deve conoscere e grazie ai quali può sviluppare progetti che coinvolgano Servizi sociali e Autorità giudiziaria, perché ogni problema riceva le risposte più efficaci e più rapide possibili.

 

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